2010

Francesco 9: è la grande sorpresa del campionato, mai un esordiente era arrivato così in alto. Porta a casa campionato, coppa Italia e Champions e scusate se è poco. Nella prima parte di stagione si ritrova uno squadrone e prende quasi subito il largo. Ma è nella seconda parte che esce il suo talento:riprende Webber e punta sulle scandalose Toro Rosso e sul riscatto di Massa e, nonostante i commenti sarcastici degli antagonisti per non aver preso Hamilton, alla fine ha ragione lui, planando dolcemente sul campionato come di solito fanno le squadre di Capello e lasciando solo le briciole agli avversari. Partecipa poco ai vari sfottò durante la stagione per rimanere concentrato sull’obbiettivo finale e i risultati sono lì a testimoniare tutta la sua grande prova. Non diamo il voto massimo perché lo aspettiamo l’anno prossimo alla sempre più difficile riconferma. La famosa frase ‘Veni vidi vici’ sembra coniata apposta per lui. Condottiero.

 

Alessio 7.5: il grande Drake diceva che un pilota alla nascita di un figlio perde due decimi sul giro, ma non è il suo caso, visto che negli ultimi 4 anni ha portato a casa un primo, due quinti e un buonissimo secondo posto. E’ il primo dei “normali” dietro al dominatore Santi e già questo è un merito, in più riesce ad arpionare il secondo posto con un’ottima ultima gara sopravanzando tutto il gruppone. Non brilla particolarmente nelle coppe, salvo una finale di coppa Italia persa nella prima parte di stagione. Diciamo che la sua squadra era stata costruita più per il campionato che per le vittorie di tappa. Passista.

 

Jacopo 7: dopo la deludente stagione dello scorso anno dovuto alla vittoria di quello precedente e ai festeggiamenti a base di porchetta, si riscatta ampiamente in questa stagione salendo, con merito, sul podio. Lotta fino all’ultimo in un testa-testa avvincente con Alessio per il secondo posto e ne esce sconfitto, più per colpa di “autoscontro Liuzzi” che sua, ma molto è piaciuto lo spirito combattivo mostrato e la rimonta effettuata nella seconda parte di stagione. Vince anche un’Europa League. Ri-tornato.

 

Claudio 6: è la media tra la prima parte della stagione (4, ultimo e staccato) e la seconda (8). Con un rush finale degno del miglior Mennea di Città del Messico chiude 4° e porta a casa la Libertadores, ma soprattutto la prestigiosa Coppa Intercontinentale, battendo Francesco(con la squadra della prima parte) e dimostrando la bontà delle sue scelte nella seconda. Il voto potrebbe essere anche mezzo punto più alto se non fosse che è da Luglio (e precisamente all’uscita della casa di Alessio) che, con un po’ di spocchia e supponenza, ce la mena con la storia della “squadra più forte nella seconda asta” e con la litania che nessuno glielo abbia riconosciuto. Per questa mancanza di umiltà quindi glielo abbassiamo. Martellante.

 

Lorenzo 5.5: peccato, davvero peccato, perché in questa stagione avevamo visto decisi segni di miglioramento. Molto più presente e attivo nelle aste resta comunque sempre nelle parti alte della classifica salvo poi spengersi sul più bello e crollare al quinto posto nell’ultima gara. Alcune scelte in fase d’asta restano ancora discutibili, ma c’è da dire che ha ampi margini di miglioramento. Ha il merito di arrivare in finale in Champions nella prima parte e in Coppa del Re nella seconda, entrambe perse, ma questo dimostra che comunque aveva fatto squadre competitive per tutto l’anno. Siamo certi che l’anno prossimo lo vedremo lottare con ancor più convinzione per conquistare il podio sfuggito quest’anno. Destato

 

Giacomo 5.5: ancora intento a vantarsi e pavoneggiarsi per la vittoria dello scorso anno non si accorge di essere vittima anche lui della sindrome da vittoria. Sulla scia dell’entusiasmo si ritrova sul podio nella prima parte, salvo poi, nella seconda, perdere tre posizioni e crollare con un tonfo pesante che lo risveglia dal torpore. Per giustificarsi davanti ai suoi tifosi dice che è importante essere arrivato davanti “al Mago e al Re del fantaformula”, ma francamente sembra proprio un’arrampicata sugli specchi. Comunque anche in una stagione deludente porta a casa una coppa del Re e una Europa League. Appagato.

 

Filippo 5: stagione anonima. Prima parte sesto, seconda settimo. Mai un guizzo, una prova d’orgoglio, un cenno di vita da uno dei veterani del fantaformula. Rimane comunque in lotta quasi fino alla fine per il podio, si esalta a 3 gare dal termine per una vittoria di tappa sperando e pensando che fosse il preludio ad un rush finale vincente e invece nulla. Come le Ferrari quest’anno si perde sul più bello e anzi con un ultima gara disastrosa sprofonda in settima posizione. In Ferrari c’è chi chiede la testa di Domenicali per lo scempio del finale di stagione e stessa sorte potrebbe toccare a lui, anche se speriamo sempre in un moto d’orgoglio con la presentazione delle dimissioni da team manager della squadra. A nulla gli è servito puntare su due dei piloti più vincenti degli ultimi 15 anni in formula 1, il risultato è stato comunque disastroso. Impalpabile.

 

Andrea 3: Se Francesco è la grande sorpresa positiva della stagione, lui è quella negativa. Per la prima volta, lui, il pluricampione del fantaformula, l’uomo più vincente nella storia del gioco, conosce l’onta dell’ultimo posto. Riesce, tra l’altro, nel peggiorare nella seconda parte di stagione quando ormai i valori sono chiari a tutti. Staccatissimo in campionato e mai presente nemmeno nelle coppe, insomma un disastro. Ultimamente tutto quello che tocca peggiora (Button l’anno scorso, Hamilton e Kubica quest’anno), mentre viceversa quello che lascia migliora. Lui parla di sfortuna, ma i dubbi che abbia contratto la maledizione che per anni attanagliava Alessio rimane. Dice anche che l’ha presa con filosofia, che non sempre si può vincere e che è giusto lasciare spazio anche agli altri, ma in realtà gli ‘rode il culo alla grande!’. Una stagione da dimenticare il più in fretta possibile, sperando in un pronto riscatto già dalla prossima. Inguardabile